L'IMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY (Rachel Joyce)







 Titolo: L'imprevedibile viaggio di Harold Fry
 Autore: Rachel Joyce
 Editore: Sperling & Kupfer
 Pagine: 310

 Prezzo: Euro 17,90








Quando viene a sapere che una sua vecchia amica sta morendo in un paesino ai confini con la Scozia, Harold Fry, tranquillo pensionato inglese, esce di casa per spedirle una lettera. E invece, arrivato alla prima buca, spinto da un impulso improvviso, comincia a camminare. Forse perché ha con la sua amica un antico debito di riconoscenza, forse perché ultimamente la vita non è stata gentile con lui e con sua moglie Maureen, Harold cammina e cammina, incurante della stanchezza e delle scarpe troppo leggere. Ha deciso: finché lui camminerà, la sua amica continuerà a vivere. Inizia così per Harold un imprevedibile viaggio dal sud al nord dell'Inghilterra, ma anche dentro se stesso: mille chilomentri di cammino e di incontri con tante persone, che Harold illuminerà con la sua saggezza e la forza del suo ottimismo. Harold Fry è -a suo modo- un eroe inconsapevole, proprio come Forrest Gump: un uomo speciale e capace di insegnarci a credere che tutto è possibile, se lo vogliamo davvero.




Solitamente parto scoraggiata quando un libro è in vetta alle classifiche (come, ahimé, 50 sfumature di pessima scrittura).
Devo ammettere, però, che Rachel Joyce mi ha piacevolmente sorpresa con il suo primo e celebratissimo romanzo.
L'ho dovuto finire in un giorno,
perché non potevo lasciare che Harold facesse il suo viaggio da solo.
Quei mille chilometri di gente, di sorrisi, di lacrime e di pensieri li ho percorsi insieme a questo simpatico vecchio e alle sue scarpe da vela;
ho sofferto per le sue vesciche e pianto per i suoi dolorosi ricordi.
Finalmente una trama nuova e autentica;
capace di strapparti un sorriso e anche una lacrima.
Harold tocca il cuore,
e l'anima;
Il suo modo di essere profondamente inglese ti riempie di gioia e di speranza.
Mi sono davvero affezionata a Harold e alle sue buone maniere.
Ci vorrebbero più libri come questo.
Consigliatissimo.




«In fin dei conti» disse a voce alta anche se nessuno lo stava guardando, «è una bella giornata». Non aveva altri impegni. Tanto valeva arrivare a piedi fino buca successiva.






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